martedì 23 marzo 2010

SULLA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE E IL MATRIMONIO TRA PERSONE DELLO STESSO SESSO

LA CORTE COSTITUZIONALE E IL MATRIMONIO GAY. SARA’ COMUNQUE SUCCESSO PERCHE’ SI TRATTA DI UNA SVOLTA NEL PERCORSO DEL DIRITTO DI FAMIGLIA PER TUTTI. DOBBIAMO RINGRAZIARE LE COPPIE CH EIN ITALIA HANNO DECISO DI FARE QUESTO PASSO CORAGGIOSO.
DICHIARAZIONE DI ENZO CUCCO, COMITATO NAZIONALE PER IL RICONOSCIMENTO DEL DIRITTO AL MATRIMONIO TRA PERSONE DELLO STESSO SESSO (SI’ LO VOGLIO) E ASSOCIAZIONE RADICALE CERTI DIRITTI .


La sentenza della Corte Costituzionale in merito alla incostituzionalità della scelta degli uffici anagrafici di Trento e Venezia di non pubblicare le richieste di matrimonio di due coppie di persone dello stesso sesso rappresenta, di per se ed al di là del suo contenuto, un primo passo molto importante per chi chiede, come noi, il diritto alla piena uguaglianza delle persone omosessuali in questo paese.

Il verdetto della Corte sarà, ovviamente importante per lo svolgimento di questa campagna, ma ancor più deciso è il fatto che si cominci a discutere seriamente di uguaglianza, di pari opportunità, di garanzie dei diritti di tutti, anche delle persone omosessuali, così come molto opportunamente segnalato da Michele Ainis su La Stampa di oggi. Una discussione che, come è accaduto in tutti i paesi europei, negli USA, in Canada e in Australia, coinvolge l’intera società.
Una discussione che è possibile grazie alla rete Lenford e alla Associazione Radicale Certi Diritti che hanno impostato l’iniziativa, ma soprattutto alle decine di coppie in tutta Italia (Antonella e Debora a Torino fanno parte di queste coppie) che con coraggio e decisione ci”ci hanno messo la faccia” e si sono esposte in prima persona.

Proprio il 21 marzo scorso si è svolta a Roma la prima riunione del costituendo Comitato nazionale per il riconoscimento del diritto al matrimonio tra persone dello stesso sesso, che avvia le sue attività in concomitanza col pronunciamento della Corte proprio per segnare che questo evento è l’inizio di una grande riforma che ha bisogno del sostegno e dell’attivismo di tutti e tutte.

Il Comitato ha designato anche cinque coordinatori nazionali: Enzo Cucco, Imma Battaglia (Di’g Project), Paolo Patanè (ArciGay), Francesca Polo (Arci Lesbica) e Maurizio Cecconi (rete laica Bologna) ed avvierà al più presto iniziative locali nazionali di sensibilizzazione e promozione per il riconoscimento del diritto al matrimonio per tutti e tutte.


Enzo Cucco
347.0431401

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